Il progetto “Un Pozzo per Tommaso” nasce alla fine 2010 per ricordare Tommaso, un ragazzo di Roma, scomparso a soli 18 anni.
Il problema dell’acqua è fondamentale in tutta l’Africa.
L’acqua significa vita, benessere e sviluppo; in molti villaggi l’acqua non è disponibile, donne e bambini devono percorrere a piedi molti chilometri per trovarla e trasportarla con un recipiente in testa.
Ai genitori di Tommaso, alla sorella, a tutti quelli che lo hanno amato è sembrato giusto ricordarlo portando l’acqua, segno di vita, dove non c’era.
In collaborazione con Tecla si è dato inizio ad una raccolta fondi che ha permesso di costruire un pozzo a Bambukura, una comunità di circa 2000 persone ed un altro a Kasumpè, una comunità di 600 persone, nella regione di Koinadugu una delle più povere della Sierra Leone.
I due pozzi sono stati inaugurati ad aprile 2011 dai genitori di Tommaso con una grande festa accompagnata da canti e i balli degli studenti vestiti con la loro tipica uniforme e offerte di ceste di banane, manghi, papaia e due galline vive.
A luglio 2011 nel villaggio di Bambukura è nato un bambino ed è stato chiamato Tommaso.
La generosa raccolta fondi ha permesso di costruire un terzo pozzo inaugurato nel 2013 nel villaggio di Kadanso a 15 miglia da Kabala.
Per raggiungere Kadanso è stato necessario munirsi di un Pickup attrezzato, la strada è sconnessa e in alcuni tratti è stato necessario attraversare ruscelli, tagliare i rami degli alberi e aprire un percorso.
Dopo tre ore di viaggio la calorosa accoglienza degli abitanti del villaggio ci ha fatto dimenticare tutti i disagi: la regina ha iniziato a ballare e cantare e la grande festa ha coinvolto tutti gli abitanti e gli studenti delle scuole che hanno cantato canzoni di ringraziamento ricordando Tommaso.
Prima della nostra partenza hanno riempito il pickup di frutta, verdura e una piccola capra.