TeclaOnlus non è operativa solo in Africa, ma nell’ottica di supportare situazioni di fragilitàanche vicine a noi, nel periodo del lockdown 2020 ha individuato negli ospiti di Casa Thevenin un obiettivo da supportare.
Anche su indicazione della direttrice di Casa Thevenin, TeclaOnlus ha donato dapprima una macchina da cucire per consentire alla struttura di portare avanti un progetto di “Sartoria e cucito” specifico per le ospiti, finalizzato a dare una professionalità e perizia che speriamo consenta loro di entrare nel mondo del lavoro o almeno sviluppare un’attività di soddisfazione personale e che le porti ad una certa autonomia economica.
L’efficacia dell’iniziativa è stata giudicata così positivamente che in seguito è stata donata anche una seconda macchina da cucire insieme a tessuti, fili e accessori.
Visto il successo suscitato presso le fruitrici è fermo il proposito di rimanere vicini a questa operosa realtà.
Di seguito la testimonianza della direttrice dott.ssa Valentina Romanelli:
“La pandemia si è abbattuta su Casa Thevenin così come su tutto il resto della società…senza preavviso senza remore. Dopo un primo iniziale sgomento che ha a che fare con la solitudine, l’isolamento l’impotenza la paura di qualcosa che ti toglie il controllo, la voglia di fare, gli ospiti di Casa Thevenin e gli operatori che in maniera instancabile e coraggiosa non si sono mai sottratti al loro amorevole impegno si sono ripensati e si sono cimentati in molteplici attività che hanno dato colore e calore alle monotone giornate di lockdown. Tra torte, ritratti, storie è sbocciata anche la curiosità per il cucito tra perline nastrini e stoffe di varia natura. Armati di ago e filo anche i più piccoli si sono cimentati in piccole attività che sono diventate occasione per scoprire doti mai conosciute e divertimento. Quando si è presentata l’occasione non è stato difficile capire che una macchina da cucire era quello che ci serviva e TeclaOnlus non ha tardato ad accogliere il nostro bisogno e dargli risposta. Obiettivo….sviluppare talenti e opportunità perché il saper fare dà dignità e aiuta a sviluppare autonomia.”